“Il paradiso non può attendere”

Il percorso di giuseppe

Oggi vogliamo farvi conoscere Giuseppe. Una persona speciale che conosciamo personalmente e che, attraverso la sua storia, può diventare esempio per tantissime persone.

Giuseppe ha 21 anni, vive a Catanzaro, capoluogo della Calabria. È al 3° anno del Seminario Teologico regionale “San Pio X.” Il suo sogno è quello di fare il prete, testimoniando l’amore di Dio.

Cresciuto in una famiglia cattolica praticante, Giuseppe è un ragazzo estroverso, circondato da tanti amici. La sua passione più grande è la musica. Per questa ragione, inizia a frequentare il conservatorio di musica a Cosenza, dove suonava la chitarra classica. Ama praticare sport, leggere libri e guardare serie tv. Entra a far parte, sin da piccolo, nel coro della sua Parrocchia, ma non seguiva la Santa Messa, era lì per suonare e chiacchierare con i suoi amici.

Inizia a vivere la fede come un’abitudine. Crescendo, comincia a sentire tutto inutile, il solo suonare la chitarra, percepiva che non bastasse più. Durante la veglia Pasquale del 2015, durante la Consacrazione, all’elevazione dell’Ostia Santa, Giuseppe, sente una fitta al cuore.

Il cambiamento

Capisce che qualcosa, in cuor suo, sta cambiando. Comincia, così, a frequentare incontri di spiritualità, meeting giovanili.

Da quel giorno, comprende quel che sente dentro. Vuole unirsi al Signore e percorrere un cammino insieme a Lui. Non sa quanto sia dura, quanto possa essere un cammino fatto di errori e fallimenti. Sa solo che sta scegliendo un percorso che lo porterà, dritto, all’Amore più grande, Dio.

Avere buoni compagni di viaggio

Mentre frequenta il seminario minore a Catanzaro, Giuseppe, scopre la figura di Carlo Acutis, un ragazzo come lui, con tante cose in comune, tra cui la tecnologia, il  pallone, la partecipazione attiva e coinvolta alla Santa Messa. Recita il Santo Rosario, proprio come Giuseppe. Sente dentro che può averlo come compagno di viaggio e decide di sceglierlo come protettore della sua vocazione.

La musica non smette di battere dentro Giuseppe. Per cui, quando capisce l’importanza della vicinanza di Carlo, scrive una canzone per celebrare quel che li lega. Così nasce “Il paradiso non può attendere”.

È un canto dedicato interamente a Carlo Acutis, al suo amore per Dio. Racconta come un ragazzo dei giorni nostri, si adopera per aiutare gli ultimi, mostrando la sua fede e l’appartenenza alla Chiesa.

“La santità non è impossibile” canta Giuseppe. E con questo verso rivolge un messaggio ai giovani che vorrebbero intraprendere il suo stesso percorso, ma magari non hanno il coraggio di farlo. Perché ci vuole coraggio, al giorno d’oggi, a seguire Dio.

Persone entusiasmabili

Come Carlo Acutis, anche Giuseppe vuole trasmettere questo amore, questa fedeltà a Dio e alla Chiesa. Lo vuole fare con gioia, una gioia che proprio nel suo trasmettersi attraverso le sue parole e la sua musica e le sue azioni concrete diventa … entusiasmabile.

Ecco perché siamo stati felicissimi di condividere il suo percorso e la sua grande passione. Speriamo sia esempio di forza per tutti coloro che, pur attratti dalla vocazione, non trovano il coraggio, la rete sociale giusta, per fare il grande salto. Un salto entusiasmabile che può far una grande differenza per il mondo.