La settimana prossima vado in ferie, e tu?

Introduzione

 

Stavo pensando che magari qualche giorno riusciamo a partire, far rilassare i bimbi, goderci qualche posto nuovo.

Per noi è difficile anche andare al mare qui vicino, perché gli spostamenti con un bimbo piccolo e una piccolissima non sono semplici, anzi a volte non sono proprio fattibili.

Non è semplice per la mia carrozzina, per il fatto che non riesco minimamente a muovermi in spiaggia, la mia spasticità non aiuta l’equilibrio, per cui mi sento ancora più disabile rispetto al mio normale! 😉

È triste ammetterlo, passare le domeniche a casa, solo perché non si trova una tata, un‘assistente familiare che ci possa supportare in questa “avventura”. Quello che per qualsiasi altra famiglia è naturale, implicito, per noi: me, mio marito Giuseppe, i nostri figli Andrea 5 anni, Anna Sole 9 mesi, è fatica mentale e fisica, come fare, dove parcheggiare, come scendere in spiaggia…

Per cui, nel momento in cui mi viene la felice idea di andare qualche giorno in vacanza cerco nella mia testa prima: il posto più comodo, vicino a noi, sul web, dopo un posto bello e Accessibile.

Accessibilità … Questa sconosciuta!

Invito tutti voi Entusiasmabili a chiudere gli occhi e provare a immaginare che per ogni vostro minimo spostamento dalla vostra casa, dobbiate prima chiedere se la strada, il bar, il bus, la struttura vi permetta di accedere per fare le cose che ogni persona fa normalmente, nella vita quotidiana. Si, proprio cosi: è un po’ come chiedere “posso vivere”?

La legge sulle barriere architettoniche c’è. Si tratta della Legge 9 gennaio 1989, n. 13 (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati).

Che belle parole! Parole, parole, parole… Questa legge è come se non esistesse, quel che è peggio è che a nessuno importa!

A chi dà fastidio una pedana? Una rampa?

Eppure, anche se la mia mente ancora fa fatica ad accettarlo, il 99,9% delle strutture private non è accessibile, di qualsiasi attività si tratti.

Avevo 9 anni quando è stata fatta la legge. Ora ne ho 42. Trentatré anni di legge completamente ignorata.

E i villaggi vacanze? Ho fatto tante telefonate e mi veniva risposto con imbarazzo a volte, altre volte con saccensa:

“Si, è accessibile per la piscina, ma ai bungalow per entrare ci sono 2 gradini e nel bagno non si può entrare”.

Oppure:

“Viene da sola? La devono aiutare a fare 3 gradini all’ingresso, è fattibile!

O mio Dio!

Pure io che pretendo sia di fare il bagno in piscina, che andare in bagno, piuttosto che entrare a dormire!

Io ho famiglia, mio marito è un super eroe e mio figlio Andrea quando andiamo in giro è autonomo, per quanto lo possa essere un bimbo della sua età; ma chi lo dice che chi viene con me “mi deve” aiutare?

E se non può?

E se qualcuno non è fortunato come me ad avere affianco un compagno?

Oppure se io non voglio perché credo di avere il diritto, come ogni essere umano, di fare le cose in autonomia e indipendenza?

E se voglio andare in vacanza da sola?

Cari Entusiasmabili, credo che il nostro Know how possa contribuire a far capire a tutti che le barriere architettoniche e mentali ostacolano la nostra felicità, perché se tu costruisci qualcosa con un gradino e come se sbarrassi la porta a tutti i disabili… Noi li abbattiamo, li superiamo, li spacchiamo piuttosto che fermarci…

Ma tutto ciò non deve essere considerato giusto.

Provate a chiudere gli occhi e a immaginare un mondo alla rovescia, dove chi cammina non possa accedere in un posto con le scale…

Che mondo sarebbe?

Noi di Entusiasmabili, magari un giorno costruiremo anche un villaggio turistico accessibile a tutti…

Ma intanto chiedo ad ognuno di voi, di indignarvi ogni qualvolta un negozio, un bar, una struttura è sbarrata per le persone in difficoltà: disabili, anziani, mamme con il passeggino.

Forse quest’anno andremo poche volte al mare, forse non andremo in vacanza. Spero che tutto ciò non venga sempre considerato normale, perché non lo è!

Ogni individuo dovrebbe essere libero di scegliere, di muoversi.

Buona estate a tutti voi!

Scriveteci le vostre testimonianze con pensieri positivi e tante foto. Ci piacerebbe sapere cosa per voi è significativo e condividere quanto più possibile ciò che lo è anche per noi!