Queste strane feste

Ormai queste strane feste sono quasi finite

Il periodo Natalizio, è forse un momento di pausa. Per alcuni anzi direi, per tantissime persone, quest’anno è stato

un momento troppo lungo di silenzio assordante. La malinconia, la malinconoia, la solitudine. Sono furbe e scavano dentro di noi. Continuamente, senza sosta.

In questi attimi fragili … Noi Entusiasmabili, che sentiamo di poter accendere la nostra luce interna con poco, sappiamo, allo stesso tempo, quanto possa essere doloroso un periodo come questo. Un periodo dove è possibile toccare la troppa sofferenza intorno a noi.

Quando amici, parenti, qualche componente della famiglia o noi stessi siamo stati travolti da questo “brutto” covid19, la peste del 2020 (con impatti diversi grazie a un sistema sanitario che ha saputo metterci anima e cuore) abbiamo preferito non parlarne. Adesso, sento l’esigenza di farlo perché mi ha stancata la situazione, perché sento che non può prendere il sopravvento.

Oltre il lato fisico, c’è quello psicologico.

Siamo chiusi dentro le nostre case, tutti disabili a proprio modo. Ma chi è paralizzato? E, magari, ha bisogno di più persone intorno, per uscire di casa o semplicemente sopravvivere … E i bimbi? Ci pensate mai ai bimbi chiusi in appartamenti di pochi metri quadri? Ci si sente sigillati vivi anche in una super villa, dentro un loculo le emozioni si amplificano e rendono il vivere molto pesante.

Le mamme, i papà non sanno se “domani” ci sarà un altro lock-down e quindi, non si possno organizzare. Magari si lavora, magari no. A chi affideranno i loro figli? Un problema organizzativo, ma … Non solo. Molte delle domande non detto sono relative a se stessi e alla possibilità di essere colti dal virus. La televisione ci ha fatto vedere di tutto. Ha creato un allarmismo difficile da contenere.

Siamo continuamente immersi nella paura e questa paura danza con il nostro senso di responsabilità che l’alimenta. Effettivamente, non hai risposte, ma solo tanti perché che viaggiano in testa e ti tolgo il sonno e la serenità.

Io ho sempre avuto il terrore dei cambi di stagione, mi dilaniano, mi destabilizzano. E adesso? Che succederà? Siamo in un vortice continuo, come possiamo prepararci a tutto e sentirci pronti per gestire qualunque cosa il destino ci possa offrire? Si può realmente prepararsi per situazioni così complesse? Noi fortunati perché non siamo soli, non ci sentiamo soli e non siamo ricoverati ospedale.

Ma se lo fossimo? Se non ci fosse nessuno a cui appoggiarci?

Entusiasmabili è una comunità nata prima che questo incubo venisse fuori. Credo che proprio in questo momento abbia un compito importante. Entusiasmare alla vita attraverso la potenza del web. La diffusione di speranza tramite notizie, eventi, interviste che possano riportare in alto il senso di energia e di motivazione.

Anche perché oggi, tutto è estremamente difficile. Nemmeno il meteo sembra voler aiutare. Come dice un vecchio adagio … Piove sul bagnato. E mentre la pioggia battente intristisce ancor di più i nostri cuori. I pensieri partono e, il più delle volte, sono cupi.

A volte, basta davvero poco

Fortunatamente, ci sono elementi che cambiano la prospettiva. A volte è sufficiente la risata di un bambino, una nota swing, un gesto di gratitudine inaspettato, un sorriso anche leggero dietro la mascherina per riattivare il battito del nostro cuore e ritornare in contatto la propria vita.

Questo articolo può sembrare un po’ triste, è reale e vuole dare coraggio, a chi adesso si sente solo. Servono piccoli gesti, che potrebbero sembrare intangibili e potrebbero passare tante volte inosservati nel rumore del quotidiano scandito da tantissimi messaggi prodotti dai media intrisi di paura, tristezza forzata e ostentata.

Gli entusiasmabili sanno essere tristi, perché la tristezza, quando è sana e non ostentat, come ogni emozione che nasce nel nostro corpo, ha lo scopo di recuperare le energie, di vivere del contatto, dei contatti intimi, produce ossitocina ed endorfine, meccanismi che a loro modo producono energia e le condizioni per tornare entusiasti ed entusiasmabili.

I tanti entusiasmabili che conosciamo, che intervistiamo ne sono già consapevoli, insieme si superano le più grandi sfide. E insieme, chiacchierando, mettendoci in contatto, supereremo anche il Covid e tutto quello che il Covid lascerà dentro di noi. Insieme così supereremo le paure e le tristezze quando supereranno gli argini di sicurezza e sapremo ridare vita alla nostra esistenza.

Entusiasmabili non fa miracoli, propone una mano tesa, un messaggio dolce e sentito, un modo diverso e profondo di ascoltarsi, la forza dell’esserci.

Insieme, siamo e saremo più forti della pandemia, della malinconia, della malattia.

Ci siamo. Unitevi a noi.